Nell’articolo sulla rimozione dell’amianto e le procedure per la bonifica abbiamo fatto riferimento all’impianto legislativo che regola la bonifica dell’amianto e delle sue attuazioni, prendendo in esame la prima delle tre tipologie di bonifica individuate: rimozione e smaltimento dell’amianto, incapsulamento e sovracopertura. In questo articolo tratteremo le tipologie di incapsulamento dell’Eternit e sovracopertura con procedure e conseguenze sul breve, medio e lungo termine.
Incapsulamento dell’Eternit e dell’amianto
La procedura di incapsulamento dell’amianto vede il trattamento di superfici che contengono amianto o cemento/amianto con delle resine certificate per lo scopo (nello specifico, epossidiche, elastomeriche, acriliche o poliuretaniche).
L’incapsulamento dell’Eternit è la tecnica più economica perché facilmente eseguibile, non richiede interruzioni dell’attività dell’azienda in oggetto, incide anche esteticamente sull’edificio.
Lo svantaggio è che l’amianto non viene eliminato dall’immobile, ma semplicemente ricoperto da questa resina e questo non dura in modo infinito nel tempo.
L’incapsulamento è una procedura che deve essere ripetuta più volte per mantenere in sicurezza l’edificio, e questo comporta un iniziale investimento minore, ma un successivo reinvestimento di capitale. Inoltre, la resina richiede manutenzione ferrea (soprattutto l’esterna che è in balia degli eventi atmosferici), controlli periodici che devono essere certificati e campionati per verificare che il contenimento resti impeccabile e al 100%.
La copertura con la resina, infatti, crea un nuovo strato impermeabile sopra all’amianto, ma non aumenta la resistenza fisica dello stesso, per questo in seguito all’esposizione esterna (ma anche a temperature e umidità interna, così come ad assestamenti domestici) è fondamentale eseguire tutti i test prescritti dal complesso legislativo, senza lasciare niente al caso.
Sovracopertura dell’amianto
La sovracopertura dell’amianto è uno step successivo all’incapsulamento. Viene infatti creata una nuova copertura sopra a quella esistente con prodotti specifici che garantiscono una tenuta sia all’incapsulamento sottostante che a quella nuova.
Resta più economica rispetto ai prezzi di rimozione e smaltimento dell’Eternit, consente di creare un’intercapedine tra la nuova copertura e quella vecchia, aumentando anche la tenuta termica e acustica, creando eventuale coibentazione.
Lo svantaggio evidente è l’aumento del peso data la doppia copertura e l’incapsulamento, che poggiano sulle strutture precedentemente esistenti. Solitamente, visto che gli edifici in oggetto sono costruzione con una certa età anagrafica, queste analisi devono essere svolte in modo ottimale perché diversamente si potrebbero creare dei problemi strutturali importanti, con dissesto della struttura e crepe che potrebbero compromettere anche il precedente incapsulamento preventivo dell’amianto e dei manufatti in amianto, come il cemento/amianto Eternit.
Artecology, specialisti nello smaltimento dell’amianto
Artecology s.r.l. è un’azienda con sede a Monte San Savino, leader nel campo dell’edilizia specializzata nella bonifica dell’amianto e dell’Eternit.
Operante nel settore dal 1997, si è specializzata in particolare nell’esecuzione di bonifiche di manufatti in cemento amianto (Eternit), la copertura degli stessi con materiali moderni e all’avanguardia, esecuzione di lattonerie, impermeabilizzazioni e tutti i processi necessari al rifacimento di un manto di copertura sia nuovo che di ristrutturazione di coperture esistenti.
La forza dell’azienda si concretizza nei risultati ottenuti in oltre sessant’anni di attività nel settore con un avvicendarsi di tre generazioni di Lattonieri e Coperturisti, offrendo alla clientela un servizio completo che va dalla progettazione dell’intervento di risanamento previa rilievo dei siti, alle più personalizzate soluzioni di intervento.
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