La copertura è la parte di edificio deputata a sopportare i carichi naturali e quelli dovuti all’utilizzo, impedendo il passaggio di persone, animali e cose anche nei casi di shock meccanico. Tra le varie tipologie esistenti, le coperture in rame sono tra le migliori: materiale da sempre ampiamente diffuso per quegli interventi che avevano bisogno dell’ausilio di qualcosa che fosse resistente sia alla corrosione degli agenti atmosferici e sia facilmente lavorabile e adattabile alle varie superfici e alle differenti forme.

Noi di Artecology sappiamo bene che il rame è un metallo di durata millenaria, resistentissimo alle intemperie e agli agenti atmosferici, facile da lavorare sia a caldo che a freddo, ed è per questo che diversi nostri lavori sono stati eseguiti tramite questo mezzo. Per esempio le lamiere per coperture in rame del tipo a pannello prestampato o le lamiere per coperture in rame integrate su copertura in latero cemento. Grazie all’ausilio di una sezione di copertura in rame, siamo riusciti a creare una copertura “ventilata”,  che è servito, inoltre, ad alloggio di Impianto Fotovoltaico Integrato.                    

Coperture in rame sui tetti: come lo utilizziamo?

Il rame, nella realizzazione di coperture, viene impiegato attraverso due modalità: la prima prevede che lastre piane flessibili si appoggino su superfici continue oppure, la seconda, vuole che si vedano utilizzati elementi relativamente rigidi (lastre grecate, ondulate, piastre alla francese) da posarsi su supporto discontinuo. Nel primo caso, il piano di posa delle lastre piane può essere costituito da un assito di legno, una platea in calcestruzzo armato oppure una soletta in laterocemento.

Questo materiale utilizzato con sempre maggiore frequenza nel tempo risulta avere grandi caratteristiche di compatibilità con altri metalli, altrettante proprietà elettriche, termiche, di resistenza alla corrosione e  più, è facilmente riciclabile, caratteristica che continua  a farlo rimane in pole position tra i materiali da noi utilizzati. Esso, infatti, una volta riciclato, riesce a possedere ugualmente le stesse caratteristiche fisico-chimiche e tecnologiche del rame primario.

L’abbinamento del rame con altri metalli.

L’accostamento delle coperture in rame con altri materiali come acciaio inox e legno, reagiscono positivamente e sono di gran lunga da preferire all’abbinamento del rame con l’acciaio zincato. Perché? Il motivo è che, nel caso in cui si appoggino elementi di rame su acciaio zincato o zinco, si viene a determinare il deposito sullo zinco degli ioni rame, che trasportati dall’acqua meteorica sullo zinco, provocano la corrosione di quest’ultimo.

Differentemente, è possibile appoggiare lo zinco sul rame purché si faccia in modo che non vi siano punti di contatto, magari interponendo tra i due metalli un materiale non conduttore.

Altri accostamenti che non determinano risultati negativi sono quelli formati dal contatto tra il rame e l’alluminio, purché quest’ultimo sia alluminio anodizzato e purché non vi siano punti di contatto.

Non è consigliabile utilizzare il rame per la raccolta dell’acqua piovana da superfici bituminose non protette in quanto i derivati bituminosi, sotto l’azione degli Uv, sono molto acidi.

Quando si procede alla posa delle lastre di rame come copertura dei tetti è necessario che tra il supporto e le lastre di rame vi sia uno strato di separazione al fine di isolare l’elemento di tenuta dall’acqua dal piano di posa. Lo strato di separazione è costituito di solito da cartone bituminato o da cartonfeltro.

Le coperture dei tetti con rame vengono, di solito, costituite da lastre di rame di dimensioni ridotte, 500×2000 mm, e ciò per limitare il più possibile gli problemi  causati dalla dilatazione termica del metallo; le lastre hanno uno spessore di circa 0,8 mm.

Tecnica dell’aggraffatura: cos’è e come viene usata.

Sovrapposizione e ripiegatura dei lembi delle lastre e dei nastri, danno vita a quella che viene definita come “tecnica dell’aggraffatura”, grazie alla quale viene poi a costituirsi il “tetto aggraffato” . Il fissaggio alla sottostruttura avviene con l’ausilio di linguette fisse e scorrevoli fissate attraverso viti o chiodi. Se un copertura risulta essere di forma complessa, la scelta migliore, più affidabile e versatile, è quella della doppia aggraffatura.

L’evoluzione della tecnica dell’aggraffatura, ha permesso di razionalizzare il procedimento costruttivo introducendo il ricorso a elementi di dimensioni tali da dover essere lavorate in officina o a piè d’opera e semplicemente fissati o assemblati in cantiere.

Artecology contro l’umidità.

Si può combattere l’umidità con le coperture in rame?

Certo! Viene utilizzato uno  strato di ventilazione della copertura che può essere ottenuto con veri e propri camini oppure, similmente, con finestrelle metalliche protette da rete anti-volatile.

I vantaggi delle coperture in rame che Artecology garantisce.

Attraverso l’insieme di estetica e funzionalità,  questo antico materiale applicato alle coperture e alle opere di lattoneria, rende nobile l’aspetto degli edifici. Il compito di Artecology è quello di riuscire a dare vita a soluzioni progettuali innovative che nello stesso tempo possano distinguersi per gusto, finezza e sobrietà. Queste peculiarità sono garantite dalla leggerezza del rame: essendo un metallo che viene posato in spessori relativamente sottili, viene, quindi, a pesare poco sulla copertura e, cercando di unire qualità e risparmio, noi di Artecology promuoviamo il suo utilizzo nelle opere di architettura contemporanea, poiché permette di risparmiare particolari interventi di rinforzo della struttura.

Approfondimenti: