Le infiltrazioni ai tetti sono un problema rilevante in quanto possono portare notevoli danni anche alla struttura dell’immobile. Lo stato dei tetti, allora, diventa un argomento di rilievo per la salute della tua casa, soprattutto se non è più di recentissima costruzione.
Per evitare che l’acqua si infiltri nel tuo sottotetto o nelle stanze della tua casa, è necessario impermeabilizzare tetto e pareti.
Le tipologie e le procedure per impermeabilizzare un edificio sono diverse e rispondono a diverse complessità di lavoro, diversi materiali impiegati, diversi budget a disposizione.
Il materiale utilizzato deve avere una buona resistenza, perché il tetto deve poter resistere ad eventi atmosferici, usura, cambiamento climatico, sbalzo di temperatura. Inoltre, in fase di lavorazione lo stesso tetto sarà iper-stimolato dalle azioni che verranno compiute e dovrà per questo garantire una resistenza duratura.
Risulta inoltre fondamentale verificare lo stato del tetto, della pavimentazione e dell’intercapedine tra i due per verificare quanto lavoro di messa a nuovo serve prima di poter applicare l’impermeabilizzazione della zona.
La prevenzione, anche in questo caso, è un fattore determinante sia per la buona riuscita del progetto che per una spesa più contenuta. Infatti, intervenendo in situazioni trascurate in cui le infiltrazioni sono cospicue e provocano una reazione a catena fino ad arrivare alla creazione di funghi e muffe, rovina degli interni e umidità nociva, la spesa assume proporzioni ben più elevate di un normale intervento di impermeabilizzazione.
Tipologie di Impermeabilizzazione
L’impermeabilizzazione del tetto si posiziona sotto il rivestimento esterno del tetto e prima dell’isolante termico. Giustamente, lo stesso isolante deve restare asciutto per poter svolgere la sua funzione al 100%.
Vista la natura variegate delle costruzioni edili sul nostro territorio, anche gli approcci sono diversi per tipologia, durata e costo. La procedura può essere svolta posizionando lo strato impermeabile sopra a quanto già esistente, dopo aver rimosso la pavimentazione o ripristinando completamento il tetto, costruendo da nuovo strato dopo strato.
Gli stessi materiali utilizzati per le coperture sono diversi e comportano procedure e costi diversi. Le membrane, per esempio, possono essere di diversi tipi e rispondere a diverse esigenze sia dell’edificio che ambientali (bituminose, polimeriche, autoadesive, ardesiate). Altrimenti, è possibile utilizzare dei teli protettivi e traspiranti o cemento. Quello che deve garantire una copertura impermeabile è l’eliminazione rapida delle infiltrazioni da acqua e delle conseguenze che queste possono avere sull’isolamento termico, il benessere dei muri e la salute dell’edificio da malattie dovute a ristagni di acqua.
La spesa per questo intervento non dipende solo dalla tipologia di impermeabilizzazione scelta, ma anche dai materiali impiegati, dalla quantità di manodopera richiesta, dallo stato della struttura al momento dell’intervento, dalla quantità di lavori pre-intervento che servono per la sicurezza dell’edificio e del personale coinvolto.
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