Per impermeabilizzare balconi e terrazzi occorrono prodotti specifici di prima qualità come la guaina impermeabilizzanta o la resina impermeabilizzante.
Le guaina impermeabilizzante è un prodotto che permette di rendere idrorepellenti terrazzi, balconi, tetti, ma anche superfici interne di bagni, cucine, piscine, senza dover smantellare le coperture e può essere applicata anche su pavimentazioni esistenti. È resistente, elastica e non presenta particolari difficoltà di applicazione
Cos’è la guaina impermeabilizzante liquida
Le guaine impermeabilizzanti liquide sono appunto prodotti liquidi pastosi o gelatinosi, di composizione molto diversificata, che stesi su una superficie, formano uno strato protettivo molto resistente, di buon spessore e dotato di una buona elasticità che impedisce infiltrazioni di acqua. Permette quindi una perfetta impermeabilizzazione di terrazzi, balconi e superfici internet.
Vengono utilizzati per impermeabilizzare strutture esterne esposte alle intemperie al fine di renderle impenetrabili all’acqua piovana, di irrigazione/innaffiatura o di scolo: terrazzi, balconi, altre coperture piane, pavimentazioni, tetti di garage, seminterrati, giardini pensili, ecc.
Si parla quindi spesso di posa della guaina liquida calpestabile.
Si impiegano anche in interni per rendere impermeabili i massetti dei pavimenti e le pareti di: bagni, cucine, strutture di piscine, vasche ecc in modo che non si possano verificare infiltrazioni e perdite, che danneggino le strutture murari e di rivestimento.
Cosa protegge la guaina impermeabilizzante: tipi e composizione
Le guaine impermeabilizzanti liquide possono essere applicate su supporti molto diversificati come massetti, coperture cementizie continue, guaine bituminose, pavimentazioni ecc.
A seconda della tipologia della superficie da proteggere va calibrata oculatamente la scelta della guaina liquida più adatta, fino a optare per dei veri e propri sistemi impermeabilizzanti.
Le guaine impermeabilizzanti più diffuse sono:
- guaine liquide a base acrilica
- guaine liquide bituminose
- guaine liquide a base cementizia
- silicone liquido impermeabilizzante
La loro composizione è solitamente piuttosto complessa in quanto molto spesso sono presenti resine, plastificanti, polimerizzanti.
Impermeabilizzare un tetto piano
Oggi, per impermeabilizzare un tetto piano, sono disponibili molti materiali tra cui scegliere.
Negli ultimi anni la guaina impermeabilizzante liquida si è dimostrata una soluzione fattibile, economica e più rispettosa dell’ambiente. Durante la ricerca dei vari “rivestimenti” del tetto, come vengono comunemente chiamati questi materiali, gli applicatori di coperture si sono resi conto che non tutti sono uguali.
Esistono alcune categorie generali di membrane liquide per coperture, ognuna di queste categorie include una grande varietà di prodotti tra cui scegliere.
Lo standard di approvazione dei prodotti della contea di Miami-Dade (Florida) individua una differenza significativa tra i rivestimenti di manutenzione e i sistemi liquidi applicati per coperture; i prodotti fluidi più frequentemente presenti in entrambe le categorie sono a base di elastomeri, poliuretano, silicone, uretano e PMMA.
La maggior parte dei rivestimenti attuali per tetti offre i benefici del colore bianco riflettente, che reindirizza gran parte dei raggi UV e abbassa la temperatura del tetto durante l’esposizione diretta al sole, caratteristiche note come “Cool Roof”.
Inoltre, è da sottolineare, che il recupero dei tetti esistenti con soluzioni applicate liquide evita l’importante aspetto ambientale di dover aggiungere alle discariche migliaia di tonnellate di materiali di copertura demoliti ogni anno.
Cosa fare prima di impermeabilizzare un tetto
Una buona parte dei tetti piani coperti due o tre decenni fa con membrane monostrato per tetti come membrane bituminose modificate applicabili a fiamma (mod bit) o con EPDM, sono oggi buoni candidati per il recupero. Sostituire completamente il vecchio sistema di copertura con uno nuovo è spesso proibitivo, ma negli ultimi anni i sistemi liquidi per tetti sono emersi sul mercato come alternative degne di fiducia.
La prima condizione che deve essere soddisfatta nella scelta del materiale giusto è la compatibilità tra la superficie del tetto esistente e il prodotto liquido destinato ad essere utilizzato. Non prestare attenzione al tipo di materiale precedentemente utilizzato per rivestire i tetti monostrato può essere un errore costoso.
Ad esempio, è una cattiva idea applicare l’uretano su una superficie precedentemente rivestita con elastomerico acrilico. Il solvente contenuto dalla maggior parte del rivestimento in uretano presenta un alto rischio di riemulsificazione per l’acrilico.
Un altro esempio è un tetto precedentemente coperto di silicone. Questo tipo di superficie non accetta nessun altro tipo di rivestimento, in quanto la superficie in silicone ostacolerà l’adesione.
Altrettanto importante prima di impermeabilizzare un tetto piano è la corretta pulizia del substrato. Che si tratti di una nuova copertura o di un sistema per tetti preesistente, questo processo è molto importante, poiché i prodotti liquidi devono aderire direttamente sulla superficie pulita del substrato. I detriti, il grasso, la polvere, o qualsiasi altro materiale che inibisce il legame tra la superficie del tetto e il materiale fluido appena applicato indeboliscono o ostruiscono l’adesione dello stesso.
Di conseguenza, un substrato non adeguatamente pulito influirà negativamente sulle prestazioni della membrana applicata, portando al suo fallimento precoce. Il lavaggio a pressione è il metodo più comune per pulire un tetto esistente per la preparazione della superficie. La maggior parte dei produttori specifica a tal fine il proprio detersivo, solitamente biodegradabile o un equivalente generico ampiamente accettato.
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