Un po’ di storia
Il rame è stato il primo metallo usato dall’uomo, sono stati trovati oggetti in rame datati almeno di diecimila anni, a partire dai Greci e dai Romani il rame veniva usato per fabbricare armi, utensili, vari ornamenti. Da dove deriva il nome? Enormi quantità di rame venivano recuperare dall’isola di Cipro, in latino Cyprum che a sua volta derivò da aes cuprum e, infine, il simbolo Cu in numeri atomici. Ulteriore nome del rame è anche ‘oro rosso’ solo per via del suo colore. Il rame, così come il bronzo e l’ottone, sono sempre state più di un elemento decorativo questo perchè una delle loro proprietà è la grande resistenza alla corrosione.
Da diecimila anni fa ad oggi il fascino del rame non è svanito e neanche diminuito, rimane tutt’ora uno dei metalli più utilizzati al mondo e se ne sfruttano tutte le sue versatili proprietà.
Curiosità
Lo sapevate che il rame è il simbolo biologico della donna? Il cerchio con la croce in basso che rappresenta la donna è lo stesso simbolo utilizzato dagli alchimisti per indicare il rame.
Quindi che cos’è il rame? E cosa sono le leghe di rame? Il rame è un metallo duttile e malleabile di colore rosso (unico metallo colorato insieme all’oro). È un funzionale conduttore di elettricità, infatti, viene utilizzato per le linee elettriche. È riciclabile infinite volte, sembra impossibile ma il rame che proviene dalla miniera e il rame riciclato sono poi indistinguibili. Caratteristica interessante è un oligoelemento indispensabile per la sopravvivenza di animali e piante, capace di aumentare le reazioni chimiche dell’organismo. Non è solo un materiale classico, ma viene utilizzato anche per applicazioni innovative, come l’ingegneria automobilistica nell’architettura e nella lamiera.
Non sempre le proprietà del rame puro bastano a soddisfare un particolare progetto, le sue caratteristiche vengono, quindi, modulate creando leghe con altri metalli come ad esempio: nichel stagno, zinco, alluminio ecc… si dice che in commercio esistano 400 leghe di rame.
Ecco alcune tipologie di leghe di rame:
Le leghe di bronzo sono state così importanti nei secoli passati da aver dato anche un nome ad
un’epoca: l’età del bronzo. Queste leghe sono composte da rame e stagno, utilizzato soprattutto per le costruzioni navali perché è un materiale altamente resistente alla corrosione.
L’ottone è, invece, lega il rame e lo zinco. È una lega molto generica, in quanto, tutto dipende dal contenuto di zinco che determina la lavorabilità, il colore, resistenza. Ad esempio se l’ottone possiede più o meno il 50% di zinco si possono creare i rubinetti.
Le leghe di alluminio sono apprezzate soprattutto per un fattore estetico, perché hanno un bel colore dorato e, quindi, molto spesso utilizzato per le facciate di edifici.
Coperture in rame
Parliamo ora delle coperture in rame. Innanzitutto, la copertura è la parte di edificio che ha come compito quello di sopportare i fattori atmosferici e quelli dovuti all’utilizzo, impedendo il passaggio di persone, animali.
Il rame applicato alle coperture riesce a creare un perfetto connubio tra estetica e funzionalità, in quanto, sono in grado con un unico elemento di coniugare eleganza e semplicità. Il rame è un metallo con spessori relativamente sottili, di conseguenza pesa poco sulla copertura e a sua volta questo comporta il non dover fare particolari interventi di rinforzo della struttura.
Le tradizionali tecniche costruttive per le coperture in rame delle coperture in rame impiegavano un supporto sul quale erano posati delle sottili strisce di legno ai quali si fissavano, tramite un lavoro di chiodature, delle “lastre di rame” affiancate e leggermente sovrapposte.
Ma un’evoluzione del metodo è stata la giunzione tra lastre ha portato ad un cambiamento del procedimento costruttive introducendo elementi di dimensioni tali da dover essere lavorati in officina o assemblati in cantiere. Questo processo ha portato al miglioramento delle chiusure dei giunti offrendo un’impeccabile sistema per le infiltrazioni d’acqua.
Questo metodo ha consentito di diminuire e migliorare il tipo di chiusura dei giunti, offrendo una soluzione ottimale al fenomeno delle dilatazioni termiche e delle infiltrazioni d’acqua.
Come si utilizza il rame sui tetti?
Quando parliamo di copertura il rame viene impiegato secondo due modalità:
Con lastre piane flessibili per le superfici continue, in questo caso il piano di posa può essere costituito da una struttura di legno o di calcestruzzo. La seconda modalità è, invece, utilizzare elementi rigidi in grado di posarsi su un tetto discontinuo, come ad esempio, piastre alla francese o lastre grecate.
Diciamo che la posa di un tetto in rame non è un’opera semplice, deve essere realizzata da personale esperto perché bisogna valutare la scelta del tipo di posa e dell’aggraffatura più indicata studiando fattori fondamentali come: la consistenza delle piogge, l’altezza e inclinazione della falda. non sai a chi rivolgerti? Per te c’è ArtEcology.